La Confederazione sostiene la maggior parte dei costi relativi al controllo del latte nei limiti dei crediti stanziati. I produttori e i valorizzatori sostengono da parte loro la parte delle spese non sostenute dalla Confederazione così come le spese di gestione e i costi dell'ulteriore sviluppo del controllo del latte, conformemente all'articolo 9 dell'Ordinanza sul controllo del latte.
La commissione del controllo del latte è l'organo competente per fissare l'importo del contributo. In quanto incaricato della gestione, TSM è responsabile dell'incasso di quelli che sono definiti costi residuali. Conformemente alla legislazione in vigore, le fatture sono indirizzate ai primi acquirenti.